Aumento del salario minimo: il Ministero delle Finanze e dell’Economia non ha avviato consultazioni

Gennaio 28, 2022
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Gennaio 28, 2022 RMG

La politica del governo albanese evidenzia l’intenzione di contenere al massimo il costo della mano d’opera locale. Costo che, nonostante l’esigenza di rivedere i salari minimi, resta ancora molto competitivo rispetto ai paesi che aspirano alla annessione alla Comunità Europea.

In questo articolo analizziamo i recenti fatti di natura legislativa e politica che lo dimostrano.

Secondo il DCM approvato il 16 dicembre 2020, dal 1 gennaio 2021 il salario minimo mensile è passato da 26.000 ALL a 30.000 ALL (da circa €.213.00 a circa €.245.00). Ciò significa che i datori di lavoro pubblici e privati, locali o esteri, devono applicare un salario minimo mensile base di 30.000 ALL (circa €. 245.00)

Il premier Edi Rama, nel novembre dello scorso anno, dopo l’approvazione da parte del governo del disegno di legge per la riduzione dell’Irpef, aveva anticipato un ulteriore aumento del salario minimo di 2.000 ALL circa €.17.00, senza però chiarire da quando, se da gennaio o da luglio 2022. Il capo del governo ha poi ribadito la promessa elettorale che il salario minimo entro il terzo mandato di governo raggiungerà il livello di 40.000 ALL circa €.328.00.

Il direttore generale della politica fiscale del MFE, Niko Lera, in un’intervista rilasciata a Monitor, ha comunicato che il salario minimo per il momento non è cambiato, rimane 30.000 ALL circa €.245.00. A suo avviso, non c’è una previsione su quando inizieranno le consultazioni per la revisione del salario minimo.

L’attuazione delle modifiche nel 2021 è stata contrastata dalle associazioni imprenditoriali, in quanto l’aumento del salario minimo al livello di 30.000 ALL circa €.245.00, ha aumentato di circa il 28% il costo di contributi e quindi della mano d’opera. Il presidente del Centro Exportazione Albanese, Alban Zusi, ha raccomandato che, per non appesantire il carico fiscale è necessario aumentare la soglia dei salari non tassati da 30.000 ALL circa €.245.00 a 50.000 ALL circa €.410.00

A partire da luglio di quest’anno l’imposta sugli stipendi fino a 40 mila ALLcirca €.328.00 sarà ridotta, mentre per gli stipendi fino a 50 mila ALL circa €.410.00 l’imposta sul reddito sarà dimezzata dal 13% al 6,5%. Il numero dei contribuenti che beneficiano della riduzione del carico fiscale dovuto all’aumento della soglia imponibile fino a 40.000 ALL circa circa €.328.00 è di circa 71.500 e l’importo del beneficio è in media di 7.800 ALL circa €.64.00 per contribuente/anno ovvero circa 557 milioni ALL/anno circa €.4.576.000   per tutti i contribuenti.

Il ministro Ibrahimaj ha sottolineato che, per alleviare il carico fiscale sulle fasce di popolazione bisognose, il pacchetto fiscale prevede che i contribuenti con reddito da stipendi da 40.000 ALL/mese circa €.328.00 a 50.000 ALL/mese circa €.410.00 , continuino a pagare l’imposta 0% fino all’importo di 30.000 ALL/mese circa €.245.00 di reddito da stipendio, oltre l’importo di 30.000 ALL/mese circa €.245.00   pagheranno l’aliquota d’imposta del 13%. Secondo il Ministero delle Finanze e dell’Economia, il numero di contribuenti che beneficiano di questa agevolazione fiscale è di circa 58.000 e l’importo del beneficio è in media di 11.700 ALL circa €.96.00 per contribuente/anno o un totale di 678.000.000 ALL/annocirca €.5.568.000   per tutti i contribuenti.

La legge modificata “Sull’imposta sul reddito” prevede la modifica della fascia superiore della tassazione progressiva. Dal 1 luglio di quest’anno si prevede che l’imposta del 23% comincerà ad essere applicata sugli stipendi superiori a 200.000 ALL / mese,circa €.1640.00   dagli attuali 150.000 ALL / mese circa €.1230.00   . Il numero di contribuenti che beneficiano di questa agevolazione fiscale è di circa 5.900 e l’importo del beneficio è in media di 23.000 ALLcirca €.189.00   per contribuente/anno o un totale di 135.000.000 ALL circa €.1115.100   per tutti i contribuenti.

Di seguito riportiamo una tabella del costo complessivo di un salario lordo pari ad € 245,00, € 328,00 e 1.640,00, il cui costo complessivo a carico del datore di lavoro è € 288,00, € 382,00 ed € 1.830,00.

Dalla tabella si evince come il costo del lavoro in Albania resti molto competitivo per il datore di lavoro anche in presenza di un aumento minimo del salario mensile.

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